Classificazione Olio Motore

Breve descrizione delle principali caratteristiche dell’olio per motore.

 

Funzioni dell’olio nel motore.

L’olio motore svolge due importanti funzioni: lubrificare e raffreddare il motore.

Lubrificare il motore: riducendo gli attriti tra le parti meccaniche in movimento, l’usura e la corrosione.

Raffreddare il motore: mantenendo basse le temperature dei componenti non direttamente a contatto con il sistema di raffreddamento e trasferendo il calore dalle parti più calde a quelle più fredde.

 

Costituzione degli oli per motori

L’olio motore è costituito da tre componenti

Olio base

Additivi

Miglioratori reologici.

L’olio base:

può essere minerale, sintetico o semisintetico

Minerale: ottenuto dalla raffinazione del petrolio e richiede sostituzioni come indicato dalla casa costruttrice. Ha in genere un limite alle basse temperature e quindi è poco consigliato soprattutto d’inverno

Sintetico: ottenuto in laboratorio da processi di sintesi chimica.  

Questi oli sono ottimi e danno prestazioni eccellenti sia alle basse che alle alte temperature fornendo così una maggiore protezione del motore, mantiene le sue proprietà più a lungo nel tempo, diminuendo così la necessita di sostituzione ma è più costoso.

Semisintetico: misto dei due in percentuali varie (parte sintetica minima 25% per legge)

 

Additivi:

insieme di sostanze chimiche che migliorano le prestazioni antiusura, antiossidanti, antischiuma, detergenti, antinquinamento. Aumentano la vita dell’olio agendo contro i processi di degradazione dovuti all’ossidazione termica, allo sporco e all’acidificazione. In genere costituiscono dal 15 al 30% dell’olio motore. Tali sostante contribuiscono alle prestazioni dell’olio classificate secondo le specifiche SAE e API.       

 

Miglioratoti reologici:

insieme di sostanze che migliorano le caratteristiche di viscosità dell’olio alle basse e/o alle alte temperature.

 

Viscosità dell’olio

La viscosità dell’olio è la capacità dell’olio di scorrere cioè di essere fluido.

Ma questa caratteristica cambia notevolmente al variare della temperatura. E al variare della viscosità cambia la capacità di lubrificazione dell’olio stesso.

A bassa temperatura l’olio tende sempre ad addensarsi

Ad alta temperatura invece tende a diventare troppo liquido e quindi a perdere la sua capacità di aderire alle superfici.

 

In un motore a freddo l’olio non deve essere troppo viscoso perché deve poter fluire facilmente negli ingranaggi e rendere facile l’avviamento.

In un motore a caldo l’olio deve invece essere viscoso per poter svolgere le sue funzioni di lubrificazione e raffreddamento.

 

L’ideale, quindi, è avere un olio che non sia troppo viscoso a freddo e poco viscoso a caldo.

 

Per descrivere la viscosità di un olio motore alle varie temperature è stata introdotta la classificazione SAE J300 (Society of automotive Engineers) che definisce la viscosità di un olio nelle due condizioni estreme di funzionamento.

 

La classificazione SAE è composta da: un numero la lettera W e un secondo numero.

(Es 15W50)

 

Il primo numero definisce la viscosità dinamica (cioè la resistenza allo scorrimento) a bassa temperatura e viene misurata tra i -30°C e -5°C.

Può avere un valore compreso tra 0 e 25.

Più questo numero è basso meglio si comporta l’olio a basse temperature.

 

La W vuol dire Winter.

 

Il secondo numero definisce la viscosità cinematica (cioè la capacità di resistere al calore) ad alta temperatura e viene misurata a 100°C.

Può avere valori compresi tra da 20 a 60.

 Piu questo numero è alto meglio si comporta l’olio alle alte temperature.

 

I due numeri della sigla SAE prima e dopo la W non possono essere messi a confronto in quanto descrivono due viscosità diverse (dinamica e cinematica)

 

Dalla sigla SAE si capisce allora la qualità dell’olio motore in termini di viscosità.

Un olio SAE 0W60 è il migliore

Un olio SAE 25W20 è il peggiore.

 

Tutte le case costruttrici stabiliscono per ogni motore la sigla SAE dell’olio più adatto per quel determinato motore. E’ quindi estremamente importante al momento dell’acquisto dell’olio assicurarsi che abbia una sigla SAE uguale o migliore di quella indicata. (migliore vuol dire che il numero prima della W deve essere uguale o inferiore a quello consigliato e il numero dopo la W deve essere uguale a maggiore di quello consigliato).

La marca consigliata dal costruttore è solo indicativa e non va presa alla lettera. Conta solo la sigla SAE.

 

Attenzione però perchè l’olio consigliato sul manuale di istruzione non considera in alcun modo il luogo in cui vi trovate a lavorare nella stagione, pertanto se l’olio consigliato è un 10W40, in inverno o in climi rigidi è meglio scegliere un olio 5W40, e in estate o in luoghi molto caldi è meglio un olio 10W50.

 

 

Oltre la classificazione SAE della viscosità esistono altre classificazioni dell’olio motore che tengono conto di varie caratteristiche dell’olio (antiusura, antiruggine, antischiuma, capacità di ridurre la formazione di depositi e morchie, potere disperdente, certificazioni internazionali, etc) e la sua predisposizione a lavorare per impieghi specifici. Ne riportiamo le due più diffuse.

 

La classificazione API (American Petroleum Institute) che è costituita da due lettere.

La prima lettera può essere una S ed identifica oli per motori alimentati a benzina, oppure una C ed identifica oli per motori diesel

La seconda lettera è un indice di qualità dell’olio. Può andare dalla A alla M per oli per motori a benzina e dalla A alla H per oli per motori diesel.

Le sigle dalla SA alla SG sono ormai obsolete perchè identificavano oli non più adatti ai motori moderni.

La classificazione viene aggiornata dalla API continuamente, rendendo obsolete le classificazioni più vecchie. Oggi si è arrivati alla sigla API - SM che è la più adatta ai moderni motori. Ma se avete un motore con qualche anno di vita vanno bene anche un olio SG o SH o SJ

Nel caso dei motori diesel le sigle che troverete oggi sono CH e da CI-1 a CI-4

 

Attenzione quindi nella scelta dell’olio

Due oli con la stessa sigla SAE possono anche avere prezzi molto diversi a seconda della sigla API che è riportata sulla confezione.

 

La classificazione ACEA (Associazione Costruttori Europei di Automobili)

Che è composta di una lettera e un numero e due cifre indicanti l’anno in cui è stata approvata la specifica (es A2-05 specifica A2 approvata nel 2005)

La lettera identifica il tipo di motore su cui può essere usato l’olio: A (benzina) B (diesel) E (diesel per veicoli industriali).

Il numero identifica la predisposizione dell’olio per specifici impieghi

1) olio economizzatore di energia, olio a basso attrito e bassa viscosità. Poco consigliato

2) olio per uso normali, non ha caratteristiche particolari (rispettare correttamente l'intervallo di sostituzione)

3) olio per usi gravosi. Molto stabile anche nel tempo, tempi di sostituzione più lunghi

4) sigla al momento non utilizzata

5) olio a basso attrito, Stabile, lunghi intervalli di sostituzione olio: Adatto solo per motori costruiti per questo olio

 

La classificazione ACEA è considerata più severa di quella API e racchiude in se una serie di test molto complessi nonostante la classificazione più semplice e generica.

 

Per concludere, se volete che il vostro motore duri a lungo prestate attenzione all’olio che utilizzate.

Gli attrezzi a motore che si usano in campagna spesso sono sottoposti a sforzi notevoli e un olio adeguato vi garantisce la durata del motore nel tempo e un più facile avviamento a freddo soprattutto d’inverno.